8 In post in collaborazione/ Review prodotti

Dischetti struccanti Lamazuna

Chi mi segue da tempo sa che da quasi tre anni ho abbandonato i dischetti di cotone usa e getta in favore di pannetti, manopole e pad struccanti riutilizzabili perché inquinano molto meno e, sul lungo periodo, sono anche più economici: ho iniziato ad usare i pannetti in microfibra di Human&Kind (ve li ho recensiti QUì) e poi sono passata ai pad ed alle manopole in cotone di Miss Trucco Green Ethic per poi arrivare a questi dischetti Lamazuna.
Si tratta di dischetti realizzati in microfibra, un tessuto ideale per rimuovere il make-up perché grazie alla sua microstruttura ha un elevato potere elettrostatico che gli consente di raccogliere e trattenere lo sporco ed ha anche un’elevata capacità assorbente che lo rende in grado di rimuovere lo sporco ed il make-up con il solo ausilio dell’acqua ma vi dico subito che purtroppo io non mi sono trovata bene con questi dischetti.

Durante la mia visita al Sana 2017 sono passata dallo stand dell’azienda per toccare con mano i loro prodotti ma anche per conoscere meglio la loro filosofia aziendale e sapere come è nato il brand e così ho scoperto che il primo prodotto, quello da cui tutto ha avuto origine, è stato proprio il dischetto struccante. 
Ebbene sì, Lamazuna nasce dall’idea di Laëtitia (fondatrice del brand) di sostituire i dischetti in cotone usa e getta ed i prodotti struccanti con un unico prodotto realizzato in microfibra che si potesse riutilizzare più volte per poi arrivare, sempre sulla scia dello zero waste che l’ha spinta a creare il suo brand, alla coppetta mestruale e ad Oriculì (lo strumento che sostituisce i cotton fioc nella pulizia del cavo uditivo).
L’utilizzo quotidiano di questi prodotti riduce in maniera significativa la produzione di rifiuti ma consente anche un cospicuo risparmio economico a fronte di un piccolo investimento iniziale e proprio per questo Laëtitia ha coniato il termine “écolonomique”, ecologici ed economici.  
Alla base dell’azienda c’è l’intento di realizzare una produzione ecologica di prodotti che:
🍃 vanno a limitare la produzione di rifiuti; 
🍃 
non sono testati sugli animali.
🍃 sono vegani e di alta qualità; 
🍃 sono biologici e sostenibili; 
🍃 
comprende cosmetici solidi per limitare l’uso di packaging in plastica;  
🍃 sostengono un progetto di riforestazione in Perù dove sono già stati piantati più di 4000 alberi secondo la tecnica agroforestale (potete seguire l’evoluzione di questo progetto su www.purproject.com/fr/p/lamazuna).

INFO SUL PRODOTTO:
Categoria: dischetti struccanti riutilizzabili. 
Marchio: LAMAZUNA
Quantità: Confezione con 10 dischetti lavabili. 
Prezzo: La confezione che ho io costa 17,50 euro ma è possibile acquistare anche i 10 dischetti senza la confezione a 9,90 euro oppure la confezione da 20 dischetti a 25,00 euro.
Reperibilità: Ecco Verde, Bioveganshop, BellaEcoBio BiolandiaOnline  Menta e Rosmarino
Certificazioni:
 

 

 

 

 

 

DESCRIZIONE DA PARTE DELL’AZIENDA:
“Le nostre salviette struccanti lavabili e riutilizzabili più di 300 volte sono efficaci solo utilizzandole con l’acqua, grazie alla tessitura speciale delle loro fibre. Un cofanetto di 10 salviette ha una durata minima di 3 anni, durante i quali sostituisce 36 bottiglie di prodotti struccanti e più di 6500 dischetti di cotone usa e getta.
È sufficiente inumidire una salvietta riutilizzabile con dell’acqua di rubinetto per struccarsi dolcemente.
Composte da poliestere e poliammide, le nostre salviette struccanti riutilizzabili sono estremamente morbide, e quindi ideali per le pelli sensibili.
Dopo l’utilizzo potete lavarle a mano o in lavatrice grazie al sacchetto in rete per il lavaggio incluso, e questo più di 300 volte.

 

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO:
Packaging: I 10 dischetti struccanti in microfibra ed il sacchetto per lavarli si trovano all’interno di un grazioso cofanetto in legno di pioppo e il tutto viene confezionato in Francia da persone diversamente abili in un ESAT (istituto che aiuta le persone diversamente abili a lavorare).
Consistenza: i dischetti risultano estremamente delicati sulla pelle e per questo sono ideali per chi ha la pelle sensibile.

 

 

LA MIA OPINIONE:
Prima di iniziare a parlarvi di questo prodotto ci tengo a darvi alcune informazioni in merito alla MICROFIBRA: con questo termine non viene indicata una fibra unica ma bensì un materiale sintetico ottenuto dalla combinazione di poliestere (PES), poliammide (PA) e polipropilene (PP).
Da varie ricerche è risultato che la microfibra “migliore” sia composta da poliestere alternata a poliammide e questi dischetti sono composti per il 70% da poliestere e il 30% da poliammide: il Poliestere grazie alla sua microstruttura ha un elevato potere elettrostatico che gli consente di raccogliere e trattenere lo sporco mentre il Poliammide ha un’elevata capacità assorbente che lo rende in grado di rimuovere lo sporco con il solo ausilio dell’acqua.
NB: ci tengo a darvi un consiglio, evitate di utilizzare per il viso i panni che si trovano nei supermercati e che sono realizzati per la pulizia della casa perché questi vengono trattati con coloranti e/o con sostanze che potrebbero rivelarsi irritanti e aggressive per la pelle.

Avevo molte aspettative su questi dischetti ma purtroppo non mi ci sono trovata bene perché, sebbene io usi solo makeup ecobio, ho riscontarto che non rimuovono bene il trucco (tempo fa ve li mostrai in azione nelle mie storie su Instagram) costringendomi a fare molti più passaggi rispetto a quelli che faccio abitualmente con altri pad struccanti e anche a sfregare leggermente il dischetto sulla pelle per rimuovere per bene tutto il makeup.
Secondo me il “difetto” di questo prodotto è la trama della microfibra che essendo molto sottile (si tratta di un tessuto rasato) non riesce ad intrappolare ed assorbire adeguatamente il makeup. Sono giunta a questa conclusione perché in passato ho usato i pannetti Human&Kind che sono realizzati nello stesso tessuto ma hanno una trama più spessa (per intenderci, è simile a quella degli asciugamani in spugna di cotone) che proprio per conformazione riesce ad intrappolare il makeup che viene sciolto dallo struccante.
L’azienda dice che questi dischetti sono efficaci già solo imbevuti di acqua ma io non sono d’accordo perché per quanto mi riguarda senza un prodotto specifico che vada a sciogliere il trucco non riescono a struccare adeguatamente neanche il trucco ecobio. Un’altra considerazione che mi sento di fare è che, proprio per la loro trama, secondo me possono essere usati solo con struccanti liquidi quali le acque micellari perché quando ho provato ad usarli insieme ad un latte detergente mi sono ritrovata ad avere serie difficoltà a rimuovere il prodotto dal viso dato che i dischetti non lo assorbivano minimamente ma si limitavano a spostare il prodotto da una parte all’altra del viso.

Nonostante io non mi sia trovata affatto bene con questo prodotto ho trovato il modo di utilizzarlo, restando così in piena sintonia con la filosofia zero waste che sta alla base del brand infatti ho trovato ben due usi alternativi per questo prodotto e ne sono davvero felice perché così facendo limito gli sprechi e, nel mio piccolo, provo ad inquinare meno:
1) essendo molto sottili assorbono poco liquido e per questo io li trovo ideali per l’applicazione del tonico;
2) grazie a Cristina Marano (makeup artist molto brava che vi consiglio di seguire anche su Instagram) ho iniziato a mettere in pratica un semplice ma efficace “trucchetto” per evitare di ritrovarmi il mascara e la matita che vengono sciolti dallo struccante sotto la rima cigliare. Cristina tempo fa mi ha consigliato di applicare una lunetta di dischetto di cotone all’attaccatura delle ciglia inferiori prima di poggiare il dischetto imbevuto di struccante sull’occhio di modo che la suddetta lunetta assorba tutto il trucco che viene sciolto dallo struccante (spero di essermi spiegata bene, se può esservi utile potrei realizzare un mini video per mostrarvelo). Ebbene, quando ho capito che questi dischetti non mi soddisfacevano, ho pensato di ritagliarli in modo da realizzare delle lunette di dischetto da usare per questo scopo e non posso che essere soddisfatta di questo utilizzo alternativo perché fa si che io non debba sfregare il pad per rimuovere i residui di trucco che, quando mi strucco, si vanno inevitabilmente a depositare sulla zona perioculare.

 

CONCLUSIONI:
poco efficaci nel rimuovere il trucco (pur utilizzandoli imbevuti di struccante); 
utili per applicare il tonico; 
riutilizzabili fino a 300 volte;
utili da usare per assorbire i residui di makeup sciolto in fase di struccaggio.

 

 

INCI:
70% poliestere e 30% poliammide, fabbricate in Spagna e intagliate in Francia. Il sacchetto in rete di cotone bio certificato GOTS è fabbricato in India mentre il cofanetto di legno di pioppo è fabbricato in Francia.

Come sempre mi farebbe piacere saper cosa ne pensate e se avete provato questo prodotto perciò, se vi va, lasciatemi un commento. 
Spero che questo post vi sia stato utile e vi ringrazio per essere passati dal mio blog.

QUESTO PRODOTTO MI é STATO GENTILMENTE REGALATO DALL’AZIENDA AL FINE DI PROVARLO E RECENSIRLO MA NON HO PERCEPITO ALCUNA RETRIBUZIONE PER LA STESURA DI QUESTO ARTICOLO.  
QUESTO POST È FRUTTO DELLA MIA PERSONALE ESPERIENZA E RISPECCHIA APPIENO IL MIO SINCERO E DISINTERESSATO PENSIERO.

8 Commenti

  • Rispondi
    Valentina
    Maggio 8, 2018 at 5:32 pm

    Ciao Sele , questi dischetti struccanti mi incuriosivano molto però , avendoli visti dal vivo al Sana , mi chiedevo appunto se riuscissero ad assorbire liquidi e trucco vista la loro trama sottile e liscia … in effetti però sembrano perfetti per l’ applicazione del tonico , interessante perché mi manca un pad specifico per questo scopo . Articolo molto utile Sele

    • Rispondi
      makeupbioaddicted
      Maggio 9, 2018 at 10:29 am

      Grazie Valentina, tra i due usi alternativi io li preferisco per assorbire il makeup sciolto. 😉

  • Rispondi
    Angela Sinceramentebio
    Maggio 7, 2018 at 3:53 pm

    Ciao cara Selene. Grazie per questo articolo. Non posso che confermare ogni parole di questo articolo. Anche io purtroppo non mi sono trovata bene con questi dischetti e ti ringrazio per aver suggerito un’alternativa di utilizzo. Un abbraccio e a presto.

    • Rispondi
      makeupbioaddicted
      Maggio 8, 2018 at 7:57 am

      Angela, è sempre bello poter dare una seconda chance ai prodotti, no? un abbraccio!

  • Rispondi
    Nancy-lamirtillabio
    Maggio 6, 2018 at 10:30 pm

    Ciao Selene, ho letto con estremo piacere questo articolo in quanto in passato avevo intenzione di acquistare questi dischetti ma ho desistito perchè guardando il materiale avevo qualche dubbio. Ottima però l’idea di usarli per il tonico e ‘ruberó’ grazie te l’idea di Cristina (che adoro!) per lo struccaggio. Bacio

    • Rispondi
      makeupbioaddicted
      Maggio 7, 2018 at 9:08 am

      Ciao Nancy, avevi ragione ad avere qualche dubbio perché, per quanto mi riguarda, la trama non permette al tessuto di intrappolare il makeup.

  • Rispondi
    Diletta
    Maggio 6, 2018 at 7:12 pm

    Ottimo articolo come sempre Sele, mi sono ritrovata molto nelle tue opinioni sul prodotto. Il primo metodo alternativo lo avevo già provato e mi piace molto ma il secondo mi è nuovo e non ci avevo pensato. Grazie mille per il consiglio, proverò!
    Un bacione grande!!!

    • Rispondi
      makeupbioaddicted
      Maggio 6, 2018 at 7:20 pm

      Diletta vedi perchè credo molto nello scambio reciproco? Dal confronto possono nascere nuove ed utili idee.

    Lascia un Commento

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.